Polveri fini
Le polveri fini sono gli inquinanti atmosferici fra i più dannosi per la salute delle popolazioni, e si trovano in maggiori concentrazioni laddove maggiore è la concentrazione in agglomerati urbani.
Le polveri fini si trovano nell’aria che si respira e sono composte da particelle di diametri inferiori a 10 millesimi di millimetro (micrometri), pari a circa un decimo del diametro di un capello. Da un lato, tali inquinanti atmosferici, noti anche come articolato PM 10, vengono liberati nell’aria sotto forma di particelle primarie, come ad esempio quelle che si formano in seguito alla combustione incompleta di carburanti e combustibili, ai processi industriali o all’abrasione di pneumatici, rivestimenti stradali e binari ferroviari.
Accanto a queste esistono poi le particelle secondarie, che si formano nell’aria a partire da precursori gassosi come l’ammoniaca, gli ossidi di azoto, il biossido di zolfo e i composti organici.
Le polveri fini sono costituite da diversi composti chimici.
Particolarmente nocive per la salute sono le piccolissime particelle di fuliggine diesel con un diametro di soli 100 milionesimi di millimetro.
La fuliggine comprende tutte le particelle primarie contenenti carbonio (o carboniose) generate da un processo di combustione incompleto.
La struttura molto frastagliata di queste particelle fini fa sì che vi si depositino (per assorbimento) altre sostanze tossiche come per esempio gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Nelle zone particolarmente esposte vengono inalate ad ogni respiro circa 50 milioni di particelle, una quantità che si riduce di 10 volte nelle aree poco inquinate.
Più le particelle sono piccole, più riescono a penetrare in profondità fino alle più sottili ramificazioni dei polmoni, per poi raggiungere, in parte, i vasi linfatici e sanguigni, depositandosi praticamente in tutti gli organi.
Grazie agli sforzi compiuti per ridurre le emissioni generali di inquinante prodotte dalle attività industriali e artigianali, dagli impianti a combustione e dai veicoli a motore, in Svizzera le emissioni di PM10 sono diminuite costantemente negli anni scorsi, raggiungendo le attuali 21.000 tonnellate all’anno (fonte UFAFP: Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio).Almeno 9.000 tonnellate, pari al 44% delle emissioni annue di PM10, vengono liberate durante i processi di combustione.
Si tratta principalmente di aerosol di fuliggine provenienti dagli scarichi dei motori diesel e delle particelle emesse da piccoli impianti a combustione a legna o derivati, e da focolari all’aperto.Molte di queste sostanze sono nocive all’uomo, in particolare ai bambini, fino ad essere cancerogene.
In questo caso non esistendo soglia di tolleranza, si impone l’obbligo di ridurre le emissioni al minimo.
Sicurezza del combustibile
Il nostro combustibile è stato testato ed è garantito da Istituti di Ricerca Europei specifici dove sono state effettuate prove sulla sicurezza dell’uomo e dell’ambiente.
N.B. Si devono seguire sempre attentamente le raccomandazioni e le modalità d’uso che indichiamo anche nelle confezioni dei prodotti.
L’Origine
Il bio etanolo è un derivato dalle biomasse, che sono una delle fonte di energia rinnovabile.
La combustione
Durante la combustione dei BIO caminetti, che avviene a temperature inferiori a 400°C, non si sviluppano né fumi, né fuliggine, né odori sgradevoli.
Durante la combustione vengono rilasciati vapor d’acqua ed il biossido di carbonio (CO2) proprio come durante la respirazione.
La combustione nei BIO caminetti, come per tutti gli altri sistemi che implicano una fiamma libera (gas per cucinare, caminetto tradizionale, riscaldamento autonomo a gas, ….), comporta l’obbligo di un ricambio d’aria con l’esterno. Questo si ottiene facilmente con un passaggio (diametro 12 - 15 cm) nella parete o su un vetro della finestra, regolabile manualmente.
Progetto sicuro
L’utilizzo sicuro dei BIO caminetti è garantito anche dallo speciale progetto del focolare e del serbatoio in cui si sviluppa la fiamma.
Il focolare è in acciaio inossidabile, o lega assimilabile, di spessore adeguato.
Le pareti laterali sono in lamiera d’acciaio lavorata a specchio (alcuni modelli) per amplificare la fiamma e dare calore radiante orizzontale.
Una regolazione della fiamma manuale permette di dosare l’autonomia e la potenza della fiamma. Una porta di vetro temprato (opzione in alcuni modelli) permette un’ ulteriore protezione dal contatto accidentale col fuoco per bambini e animali. Il rivestimento del focolare è studiato per resistere alle temperature raggiunte durante l’uso dei BIO caminetti, nei limiti delle istruzioni che devono sempre essere seguite attentamente.
Ambiente sicuro
Nella progettazione del nostro combustibile, oltre alla sicurezza per l’uomo, abbiamo posto grande attenzione affinchè nella combustione non venissero prodotte sostanze tossiche per l’ambiente.
Per la produzione del combustibile vengono infatti utilizzate materie prime di origine vegetale (quali il mais, la barbabietola da zucchero, le patate, la frutta ed i prodotti dell’industria alimentare, ecc.) e modalità di trasformazione naturali (quali la fermentazione alcolica e la successiva distillazione).
In molti paesi sono in via di approvazione leggi che, per proteggere l’ambiente, vogliono ridurre l’utilizzo di combustibili che creano fumi, particelle in sospensione, gas nocivi per l’uomo e per l’ambiente come il carbone, i derivati del petrolio, dei gas del sottosuolo, la legna, i pellets, ecc. per il degrado ambientale di lungo termine che colpirà l’ecosistema.
Anche per questi motivi, nelle stagioni intermedie è consigliato l’uso di fonti di calore alternativo basate su combustibili ecocompatibili (soft) quali i BIO caminetti.
Anche nei casi in cui si voglia aumentare rapidamente la temperatura nel locale in cui ci si fermerà per poco tempo (seconda casa) consigliamo l’uso dei BIO caminetti.
In questo modo eviterete di accendere il riscaldamento tradizionale autonomo che darà calore solo dopo un giorno o due, evitando un enorme spreco antiecologico e antieconomico.